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REVENANT - REDIVIVO (2015) [Recensione]

Lunedì mattina.
In breve: Film molto bello visivamente, non capolavoro. Di Caprio molto bravo, non da Oscar.

Il regista messicano Iñárritu porta avanti la sua visione di narrazione asciutta. I personaggi non si raccontano, ma fanno cose che li raccontano per loro. Il suo è un Cinema in continua mutazione da una pellicola all'altra, dove l’unica costante sembra essere la qualità e ricerca della fotografia.


Un cinema fatto dalla fotografia. Dall'immagine, insomma, no dal movimento. Però con un’estetica così coerente che riesce lì dove ad esempio Terrence Malick e il suo The tree of life fallisce.  Qui si vivono solo i momenti legati ai personaggi, in scene lunghe. Senza tagli.

Ottima visione artistica, meno di quello che è il Cinema nel suo concetto.

Film molto bello. Non capolavoro. Dopo Birdman, che accentrava la storia su un momento specifico della vita di un personaggio e dove questo era il pretesto per un lungo finto pianosequenza, qui un survival movie (si, perché anche se viene venduto come un revenge movie, non lo è quasi per nulla) è il pretesto per inquadrare uno sfondo che è il vero protagonista, no Di Caprio; che parla poco e per lo più grugnisce. Scopriamo di lui il poco che basta.

Ottima interpretazione fisica, ma con un personaggio che è poco incisivo come presenza.

Buona prova attoriale. Non da Oscar. No per merito suo.
  
Invece dello sfondo conosciamo molto.   Ricordiamo che la natura è ostile. Che quando l’uomo non uccide, la natura lo fa al suo posto. E' la fotografia il vero capolavoro.
  
Gran parte merito di Madre Natura.



7/10