Tante aspettative... un film piatto come questa immagine. |
Un film inutilmente lungo e noioso. Una struttura narrativa sbilanciata.
Tarantino torna a cimentarsi con la sua visione del western, in una nuova rivisitazione di un genere utilizzando un diverso linguaggio. Una tecnica registica pulita e artefatta, che però non basta per farmi digerire la noia che pervade tutto il film.
La scatola è il western, il contenuto è il film giallo alla Dieci piccoli indiani con una spruzzata di La cosa di Carpenter. Incastro interessante, come sempre nei film di Tarantino, ma con un incrocio noioso e sbilanciato. La fase d'introduzione dei personaggi è tremendamente lunga. In un film fatto solo di attori che recitano su scene d'interni ricreate i personaggi sono indispensabili, e i soliti dialoghi inconcludenti di Tarantino qui sono devastanti.
Sarebbero stati meglio i silenzi. O qualche scrittore più raffinato nel tagliare sproloqui inutili. Ma Tarantino non fa nulla di questo, e l'inizio sembra non finire più.
Nella seconda parte il ritmo riprende, e il sangue accende il piattume, coprendo una trama stupida e personaggi sopra le righe che diventano macchiette. Comunque bidimensionali.
Finale pessimo. Inconcludente. Che tradisce ogni aspettativa.
Nessuna nomination agli Oscar per la regia ne per la sceneggiatura. Mi sembra giusto.
5/10